ParmaJazz Frontiere compie 14 anni entrando così nel delicato periodo dell’adolescenza, momento di verifiche, di ricostruzione. Ma, soprattutto, di felicità per il lavoro svolto, per il miracolo di aver fatto esistere e resistere in tutti questi anni una realtà internazionale e profondamente radicata a livello locale, dando alla magia della musica la possibilità di essere.
C’è una grande bellezza per la quale, nonostante la complessa situazione, lavoriamo da sempre, cercando, animati da profonda passione, di fare ciò che Orfeo ci ha insegnato: creare l’incanto che ci aiuti a cogliere più profondamente questo nostro meraviglioso sentimento del vivere oggi. E così abbiamo “steso corde da campanile a campanile, ghirlande da finestra a finestra; catene d’oro da stella a stella, e danziamo”.
Il programma che presentiamo è di grande interesse, intessuto nel rapporto tra i linguaggi, i colori e le razze che animano la scena internazionale. Lo abbiamo preparato con attenzione e generosità per la città, per il pubblico, per la musica.
Benvenuti a ParmaJazz Frontiere 2009, A Piena Voce.
Roberto Bonati
Artisti
Paolo Fresu & Bojan Z, Sidsel Endresen & Hakon Kornstad, Terence Blanchard quintet, Antonio Zambrini, Graham Collier e l'Ensemble Jazz del Conservatorio A. Boito di Parma, Alberto Tacchini, Factor X Trio, Claudio Puntini & Gerdur Gunnarsdottir