Roberto Bonati | direzione e composizione
Giulia Zaniboni | voce
Riccardo Luppi | flauti e sax
Gabriele Fava | sax soprano
Daniele D'Alessandro | clarinetti
Michael Gassmann | tromba, flicorno
Nicolás Ernesto Cortes Castillo | tuba
Luca Perciballi | chitarra
Elisa Zito | viola
Ingrid Berg Mehus | violino
Tommaso Salvadori | vibrafono
Andrea Grossi | contrabbasso
Roberto Dani | percussioni e batteria
Esce per ParmaFrontiere l’album di Si erano vestiti dalla festa (Distrib. IRD), la registrazione del concerto live del 23 ottobre 2022 presso il Teatro Farnese del lavoro scritto da Roberto Bonati dedicato al Centenario delle Barricate di Parma (1922-2022). Sul palco era la ParmaFrontiere Orchestra con, a fianco dello stesso Bonati alla Direzione d’Orchestra: Giulia Zaniboni voce, Riccardo Luppi flauti e sax, Gabriele Fava sax soprano, Daniele D’Alessandro clarinetti, Michael Gassmann tromba e flicorno, Nicolás Ernesto Cortes Castillo tuba, Luca Perciballi chitarra, Elisa Zito viola, Tommaso Salvadori vibrafono, Andrea Grossi contrabbasso, Roberto Dani percussioni e batteria.
Sotto l’emblematico titolo di Si erano vestiti dalla festa - Barricate 2022, Bonati ha voluto porgere il proprio omaggio alla memoria e alla storia, a quelle giornate di agosto del 1922 in cui il popolo della città di Parma si è ribellato alla violenza fascista ed ha difeso con tenacia e passione la propria libertà. Un ricordo importantissimo specie in un tempo nel quale sembra tanto facile perdere la memoria e, di conseguenza, la consapevolezza. “Se da molto tempo accarezzavo l’idea di un progetto sulle Barricate del ’22 - afferma Bonati - il centenario in corso mi ha portato alla realizzazione di questo lavoro con la ParmaFrontiere Orchestra. Per ricordare, insieme ad eroi conosciuti, donne e uomini senza nome che hanno saputo, a rischio e a costo della propria vita, ribellarsi all’invasione del proprio quartiere, della propria città. E se anche il corso della storia è stato, dopo pochi mesi, un altro, sono stati “Vincenti per qualche giorno vincenti per tutta la vita"
Note dell’autore
Siamo in un tempo nel quale si perde la memoria, persone, fatti, cose scivolano via e non sono ricordate, le vite, i maestri e gli esempi virtuosi rischiano sempre più di essere dimenticati nel frastuono e nella velocità nella quale siamo immersi.
Ma credo che Parma abbia saputo, almeno finora, mantenere viva la memoria di quelle giornate di agosto del 1922 durante le quali il popolo della città si è ribellato alla violenza fascista ed ha difeso con tenacia e passione la propria libertà.
I fatti del ’22 fanno parte della storia della città, ma non hanno solo un valore locale e sono un simbolo molto importante, un momento che, se da una parte si inserisce nel mito della più antica storia delle Barricate, della insurrezione popolare contro l’ingiustizia del potere, dall’altra anticipa la resistenza partigiana e la liberazione.
Ho abitato nell’Oltretorrente per dieci anni, in una casa che, guardando alcune foto di Amoretti, mi sono accorto essere proprio davanti a uno degli sbarramenti costruiti in via Bixio e se da molto tempo accarezzavo l’idea di un progetto sulle Barricate del ’22, il centenario in corso mi ha portato alla realizzazione di questo lavoro con la ParmaFrontiere Orchestra.
Per ricordare, insieme ad eroi conosciuti, donne e uomini senza nome che hanno saputo, a rischio e a costo della propria vita, ribellarsi all’invasione del proprio quartiere, della propria città.
E se anche il corso della storia è stato, dopo pochi mesi, un altro sono stati
“Vincenti per qualche giorno
vincenti per tutta la vita”
Roberto Bonati
TESTI
Voici le soir
Voici le soir charmant, ami du criminel;
Il vient comme un complice, à pas de loup ; le ciel
Se ferme lentement comme une grande alcôve ;
Et l’homme impatient se change en bête fauve.
Recuille-toi, mon Âme, en ce grave moment,
Et ferme ton oreille à ce rugissement.
C. Baudelaire
Barricate
Frammenti da intervista a Orazio Bortesi protagonista delle barricate
Elóra co’ é sucés nel ventidue
tutt in-t-un picc’i vólon fär‘na spedisjón in Pärma vécia i
fasìssta äd Pärma e chì in gh’ la cävon mìga.
che chì e che là i sércon d’andär in bórogh dal Navìlli, bórogh dal Navìlli i‘n gh’la cävon mìga, gnànca in bórogh dal Navìlli.
Alóra comincia a gnir dill scuädri cój squadrìssta di Reggio, dónca di Reggio, di Modena, di Bologna,
di Ferrara, di Mantova i pù orgolióz.
è venuto Italo Balbo.
j àn comincè, i sén fat il trincéjj parchè ch ‘ a ‘n vènna déntor i fasìssta.
Scavè la téra e ìnsìmma al marciapiè a gh’è chi lastrón äd còrdi.
tutt a cla manéra e po’j’àn tòt... a gh’éra do o trèj stàli lì i gh’ ävon di cavaj j’àn tòt äd la paja j’àn tòt...
Frammenti da “La rivolta di Parma” di Guido Picelli
Notte di agosto bombe Notte Camicie Nere moschetti rivoltelle bombe pugnali
alba impetuosa
picconi badili pietre fossati barricate con carri travi
Arditi
Uomini donne vecchi giovani
resistere combattere
Le pietre ed il selciato avevano preso un'anima
libertà
Altri due morti Bombe moschetti portaordini ferito i viveri
resistere e morire sul posto
donne col sangue scrivere storia dei popoli
madri eroiche han visto morire i loro figli nelle giornate d'agosto,
non piansero non piansero
libertà
Si erano vestiti dalla festa
Per una vittoria impossibile
Nel corso fangoso della storia
Stavano di vedetta armati
Con vecchi fucili novantuno
A difesa della libertà conquistata
Da loro per la piccola patria
Tenendosi svegli nelle notti afose
Dell’agosto con i cori
Della nostra musica
Con il vino fosco
Della nostra terra
Vincenti per qualche giorni
Vincenti per tutta la vita
A.Bertolucci