Roberta Baldizzone - Piano, composition
Gabriele Fava - Soprano Sax, Tenor Sax
Michele Bonifati - Electric Guitar
Marcello Canuti - Drums
BRANI
Two sleeping boys (03:31)
Study of a young woman. To Masha (06:43)
Trieste, il porto, autunno 2021 (05:14)
Creation of Adam (02:51)
From Yerevan to Paide, some landscapes (08:46)
Self-portrait (04:28)
Bearded man in a purple cap (07:18)
Medea killing her children (12:31)
Seconda registrazione da leader di Roberta Baldizzone per l’etichetta ParmaFrontiere, con il suo White Quartet, una oramai ben consolidata se pur poco convenzionale formazione che vede Roberta Baldizzone al pianoforte affiancata da Gabriele Fava sax soprano e tenore, Michele Bonifati chitarra elettrica e Marcello Canuti batteria.
I brani, anche questa volta interamente nati dalle mani della pianista, offrono una visione più ampia della sua tavolozza compositiva. Il risultato è un’opera che abbraccia molteplici aspetti del jazz di matrice europea, dagli anni Settanta del Novecento fino alla contemporaneità, e che comprende molte sue contaminazioni. Questa volta il focus è rivolto alla narrazione, pur non abbandonando una forte predilezione per la sperimentazione.
Alla base dell’indagine musicale di questo disco restano infatti l’interagire di composizione e improvvisazione, la loro fusione all’interno della forma e una ricerca sugli impasti timbrici.
Roberta Baldizzone
Pianista, compositrice, improvvisatrice, Roberta Baldizzone intraprende lo studio del pianoforte con il M° Enrico Pesce ad Acqui Terme - sua città natale - e si diploma in pianoforte presso il Conservatorio ‘A. Boito’ di Parma sotto la guida del M° Sun Kyung Lee.
Consegue poi il Diploma Accademico di Secondo Livello in Jazz studiando pianoforte con il M° Alberto Tacchini e composizione con il M° Roberto Bonati. E’ inoltre diplomata in Didattica Strumentale presso l'ISSM ‘Vecchi-Tonelli’ di Modena e laureata in Musicologia presso l’Università degli Studi di Pavia.
Ha frequentato corsi, seminari e masterclass tenuti dai Maestri Giorgio Vercillo, Luca Sabatino, Giancarlo Tossani, Paolo Birro, Nico Morelli, Ivano Borgazzi, Roberto Dani, Misha Alperin, Franco D'Andrea, Bruno Tommaso, Gianluigi Trovesi, Barre Phillips, Graham Collier, Sidsel Endresen, Tor Yttredal.
Fra i lavori che ha scritto e a cui ha partecipato ricordiamo: Acqui in Palcoscenico (2005), Balletto Teatro di Torino, Aiutiamoli a vivere (2011), Big Astronomy Band. I Want to Play What I Like to Hear- A Tribute to Bill Evans (2012), Roberta Baldizzone Ensemble. Concert for Culture (2013), Big Astronomy Band. Il suono improvviso (2015), R. Bonati Chironomic Orchestra. Salutando l'estate (2015), AJA Big Band. Cartoons, PJF Festival/ Rassegna Regio Young (2015/2018). International Jazz Day (2016), PJF. Cinque miniature (2016), Chironomic Ensemble, Il Jazz italiano per Amatrice. International Jazz Day (2017), Ro.Ga.Ro Trio. A love supreme (2017), Mephisto Ensemble. Storie di Jazz (2017), Mephisto Ensemble. Icaro...vola basso! (2017/2019), F. Camattini. Le Silence de l'Ange (2018), Ro.Ga.Ro Trio. 1918 end of the war? (2018), European Academy Ensemble. Lachrimae (2019), R. Bonati/R. Dani Ensemble. Changing Textures (2019), Roberta Baldizzone White Quartet. CEPI comes to Parma (2019), Barre Phillips Open Improvisors Orchestra. Storie di Jazz II (2020), PJF Ensemble. A costo di non tornare (2021), F. Camattini. Beyond the Images (2021), Roberta Baldizzone Quartet, Premio Internazionale Giorgio Gaslini. Il vento soffia dove vuole (2022), colonna sonora di L. Giovanardi.
Gabriele Fava
Gabriele Fava, classe 1991, è un sassofonista, compositore ed arrangiatore laureato in sassofono jazz presso il conservatorio A. Boito di Parma ed il conservatorio F. Venezze di Rovigo. Durante il suo percorso di studi ha modo di perfezionarsi e collaborare con musicisti del calibro di Roberto Bonati, Alberto Tacchini, Emiliano Vernizzi, Fabio Petretti, Massimo Morganti, Roberto Dani e molti altri. Vincitore del Conad Jazz Contest, Edizione 2014, al festival di Umbria Jazz e della borsa di studio ai corsi estivi all’Accademia Nazionale di Jazz di Siena, si esibisce in svariate situazioni musicali, eventi di rilievo e luoghi rinomati come Umbria Jazz, Siena Jazz, Parma Jazz Frontiere, Novara Jazz, Venezze Jazz Festival, Festival Verdi, Piccolo Teatro Studio Melato di Milano e il Teatro Regio di Parma. Nel corso degli anni ha inoltre modo di collaborare con rinomati musicisti italiani, europei e d’oltre oceano come Barre Philips, Anthony Moreno, Gegè Telesforo, Fabrizio Bosso ed Enrico Intra. Nel 2020 esce il suo primo disco da leader, compositore ed arrangiatore per l’etichetta italiana Dodicilune, I Can See The Darkness Fall, sotto il nome di Gabriele Fava Group, in cui inizia a sperimentare un linguaggio world music/ambient unendolo a sonorità jazzistiche di matrice europea.
Michele Bonifati
Michele Bonifati classe 1989, si è diplomato con lode in Discipline Musicali Jazz presso il Conservatorio A. Boito di Parma sotto la guida del M° V. Mingiardi dopo aver frequentato il Triennio di primo livello in Jazz e Musiche Improvvisate presso il Conservatorio ‘G. Frescobaldi’ di Ferrara. Si è esibito all’interno di rassegne come EFG London Jazz Festival, Ashkenaz Festival di Toronto, Foligno Young Jazz, Opus Jazz Club di Budapest, Mantova Jazz, Parma Jazz Frontiere, JAZZ(s)RA Festival di Annecy, Bergamo Jazz, Veneto Jazz, Fano Jazz Network, Lugocontemporanea, Torrione Jazz Club di Ferrara, Viterbo JazzUp Festival, Festival Verdi di Parma, Clusone Jazz Festival, Novara Jazz, La Grande Notte del Jazz di Brescia, Ah Um Jazz Festival, Lirico Festival.
Ha suonato al fianco di musicisti come Dave Douglas, Frank London, Stefano Battaglia, Javier Girotto, Enrico Fink, Tino Tracanna, Dudù Kouate, Pasquale Mirra, Marcello Allulli. Nel 2016 è uscito, per A Simple Lunch, il suo primo disco in solo, A different kind of Bob Dylan, lavoro strumentale su musiche di Bob Dylan. Assieme a Giulio Stermieri è co-leader di Aparticle, completato da Cristiano Arcelli ed Ermanno Baron. Con questo gruppo ha pubblicato tre dischi, Bulbs, The Glamour Action, (Ur Records) e The Glamour Tapes (Ritmo e Blu Records) interamente registrato in analogico e pubblicato su nastro. Dal 2016 è membro del trio di Andrea Grossi, Blend 3 con cui ha registrato Lubok (We Insist! Records), Four Winds di Andrea Grossi Blend Orchestra e Songs And Poems di Andrea grossi Blend 3 + Beatrice Arrigoni. A metà 2020 comincia a lavorare con Giacomo Papetti e FIlippo Sala a Mopoke, gruppo collettivo che esordisce discograficamente nel 2021 con Trovare (Kandinskyrecords) composto da brani originali dei tre musicisti. Nel 2020 ha preso parte al progetto UR-Kestra When, che vede la partecipazione straordinaria del trombettista americano Dave Douglas. All'attività didattica affianca la direzione dell'orchestra interculturale giovanile Modena MoltiMondi.
Marcello Canuti
Marcello Canuti, nato a Parma il 3 giugno 1987, ha iniziato a studiare percussioni classiche all’età di 14 anni con il M° Danilo grassi e il M° Gian Luca Ubaldi. Successivamente si è diplomato in Music performance al Music Academy 2000 di Bologna studiando con Max Govoni, Bruno Farinelli, Paolo Valli. Nel 2015 studia con Alfredo Golino a Brescia. Nel 2016 si laurea con lode in Batteria Pop al Triennio accademico del Conservatorio di Musica ‘A. Boito’ di Parma studiando batteria con il M° Lele Melotti. Nel 2019, presso lo stesso conservatorio, consegue la laurea biennale in Discipline Jazz studiando batteria con il M° Roberto Dani e composizione con il M° Roberto Bonati. Ha suonato, tra gli altri, con Jack Trivella and the brandinas, Paul mad gang, Mephisto Ensamble, scuola APM di Saluzzo, Rossana Casale, Emiliano Vernizzi, Zerbini Big Band, Gabriele Fava, Roberta Baldizzone, Hot Vinyl combo, 69 bus, Cinzano Five.
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