Roberto Bonati | direzione e composizione
Angela Malagisi | voce
Riccardo Luppi | flauti e sax
Gabriele Fava | sax
Christian Thoma | oboe e corno inglese
Daniele D’Alessandro | clarinetti
Elia Messercola | corno francese
Alberto Mandarini | tromba
Paolo Botti | viola
Ingrid Berg Mehus | violino
Antonio Amadei | violoncello
Nicolas Ernesto Cortes Castillo | tuba
Luca Perciballi | chitarra
Luca Gusella | vibrafono
Andrea Grossi | contrabbasso
Tony Moreno | percussioni e batteria
The Blanket of the Dark
studio per Lady Macbeth
Organico stabile del Festival, attivo da 20 anni, indaga attraverso la produzione di musica originale diversi ambiti musicali: dalla Scuola di Notre Dame ai canti della Sinagoga, da echi di Stravinskji ad omaggi al canone jazzistico, fino a meditazioni su temi culturali e sociali.
Per l’edizione di quest’anno, su richiesta del Teatro Regio di Parma, il Festival vuole proporre un lavoro storico dell’orchestra The Blanket of the Dark -studio per Lady Macbet. Lo spettacolo ha debuttato nel 2001 ed è stato pubblicato in forma di album nel 2003; quest’anno una partitura revisionata e un organico aggiornato, che vede alcuni dei musicisti dell’ensemble originale affiancati dalle ultime acquisizioni della Parmafrontiere Orchestra, permetterà una rilettura contemporanea del lavoro.
Ancora una volta si vorrà celebrare sia Giuseppe Verdi che William Shakespeare, come puntualizzano le parole dell’autore Roberto Bonati:
Da principio doveva essere un lavoro sulla musica di Verdi e in particolare sui personaggi femminili verdiani. Cammin facendo il campo d'attenzione si è da una parte ristretto a Otello e Macbeth – due delle opere di Verdi tratte da Shakespeare –, e dall'altra si è tramutato in una più ampia riflessione sull'opera di Shakespeare.
Alla fine, tra Desdemona e Lady Macbeth quest'ultima, come spesso accade alle donne crudeli, ha avuto la meglio.
Lady Macbeth vive un’esistenza interiore che è parallela alle vicende della tragedia, un processo interiore che la porta a scivolare, lentamente ma inesorabilmente, in una zona di tenebra e di dolore fino all'auto-annullamento.
Ancora prima che la tragedia finale di Macbeth si compia attraverso la sconfitta in battaglia, Lady Macbeth, dopo essere stata l’istigatrice dell’assassino, esce silenziosamente di scena attraverso una sorta di metafisico "suicidio" interiore: non muore trafitta dalla spada ma travolta dal senso di colpa.
Ho immaginato che Lady Macbeth ricordi e riviva, dallo straniamento della follia, alcuni momenti della sua vita, le emozioni di questi momenti. Prigioniera in un caleidoscopio impazzito ed incantato ricorda le parole, le voci, i volti, il profumo del sangue, la crudeltà, la nostalgia della perdita, il dolore, la sensualità e, nello stesso tempo, la dolcezza dell'amore, la consapevolezza che "ciò che è fatto non può essere disfatto"o meglio, come è stato acutamente precisato per evidenziare l’ineluttabilità di un destino, ”non-fatto”. I brandelli della vita si riaffacciano, trasfigurati dalla lontananza, nella fissità e nel delirio della sua mente mentre nel finale, cullata da una ninna nanna surreale, invita dolcemente Macbeth "to bed, to bed"…
Una parte del lavoro è costruita su un materiale musicale che proviene dalla storia di Lady Macbeth .
I personaggi storici della vicenda vissero in Scozia nel XI secolo ed ho utilizzato un coevo frammento di "Miserere" gregoriano per caratterizzare un'origine in un tempo precedente il testo shakespeariano. Il compositore inglese Thomas Morley fu contemporaneo ed amico di Shakespeare e scrisse per lui alcune musiche di scena. Ho utilizzato una delle sue "Fantasie" per due viole da gamba per costruire le due "variazioni" "Lady Morley" e "Lady Tango".
Un sincero ed essenziale omaggio a Verdi, oltre alla presenza del "Lacrymosa" dalla "Messa di Requiem", è l'utilizzo della scala enigmatica – una delle tante innovazioni che il Maestro di Busseto ha estratto dal suo elegante cilindro – nella "scena" del sonnambulismo e l'andamento ritmico, con l'ostinato di quartine, del finale che riprende il preludio di "Macbeth".
In collaborazione con Fondazione Teatro Regio di Parma
PER INFO
ParmaFrontiere 0521 238158 / 0521 1473786 info@parmafrontiere.it
Biglietti:
*RIDOTTI riservati a Under 25 e Amici della Pilotta
*PROFESSIONAL riservati agli Studenti del Conservatorio A.Boito di Parma