ingresso: libero
Sandra Cartolari | voce
Fabio Frambati | tromba, flicorno
Claudio Morenghi | sassofoni
Domenico Mirra | pianoforte
Giacomo Marzi | basso, contrabbasso
Gabriele Anversa | batteria
Nel jazz la voce umana ha sempre avuto grande importanza, forse anche in quest’arte la dimensione della fisicità ha una rilevanza assoluta. Il confine fra musica vocale e strumentale è stato spesso molto tenue, fin dalle origini. Basti pensare allo scat, lo stralunato canto senza parole reso celebre da Louis Armstrong o al lavoro di artisti come Jon Hendrix o Bobby McFerrin, che hanno riletto in chiave vocale addirittura alcuni celebri assoli dei più grandi strumentisti. Date queste premesse, non sorprende che molti fra i più celebri autori della musica afro-americana, come Charles Mingus e Thelonius Monk (ma anche Duke Ellington o Bill Evans) siano stati trascritti per voce, con testi cuciti, a posteriori, sulle loro melodie.
È a questa pratica, tuttora vitale e ricca, che si rifà la proposta di questo concerto. Sandra Cartolari e il suo sestetto omaggeranno infatti non solo Mingus e Monk, ma anche le grandi vocalist che si sono cimentate con molti dei loro brani. Fra loro spiccano ovviamente Carmen McRae e Joni Mitchell, che hanno dedicato due celebri cd ai suddetti maestri, ma anche Helen Merrill, Betty Carter, Tiziana Ghiglioni e tante altre.
La Cartolari si conferma ancora una volta come artista aperta ai linguaggi più disparati. Nel suo cammino ha incontrato infatti, oltre al jazz, anche il tango e la canzone napoletana.
Marco Buttafuoco