ParmaJazz Frontiere festival 1999 - IV edizione

6 / 24 ottobre 1999

Una festa per la città, un festival per l'Europa

Due sono stati da sempre gli obiettivi fondamentali nella creazione e nello sviluppo di ParmaJazz Frontiere. Il rimo quello di far nascere un festival con una dimensione internazionale per qualità, proposte e scelte artistiche in grado di coinvolgere la città, il pubblico, i teatri, le istituzioni e gli artisti in una vera e propria festa di musica ed incontri. Il secondo obiettivo, che coinvolge il significato e l'essenza stessa di un festival, è stato quello di caratterizzare ParmaJazz Frontiere non come una vetrina-museo di eventi musicali, ma come una realtà propositiva e produttiva, un laboratorio di nuove creazioni, di incontri tra gli artisti, una realtà che svolga un ruolo di profondo stimolo verso una sempre più feconda attività artistica futura. La grande gioia e, non lo nascondo, il grande orgoglio, mio e di tutti coloro che hanno voluto e lavorato a questo festival, è stata l'adesione, immediata ed appassionata, del pubblico alla manifestazione.
credo che questa partecipazione sia un risultato meraviglioso ma soprattutto un profondo esempio ed un importante segnale di come sia possibile interessare un vasto pubblico con scelte di qualità, artisti europei e proposte originali, al di là dello "star system" ed al di fuori di un totale e passivo adeguamento ad un modello estetico ed esistenziale imperante che ci vede troppo spesso culturalmente colonizzati. Evidentemente molti "cuori" sono ancora ben svegli ed attenti, molti più di quanto i mass-media e molti organizzatori e promotori culturali siano portati a credere e di conseguenza ad operare.

Da questi presupposti, appassionatamente vissuti, nasce anche il ricco cartellone di questa quarta edizione di ParmaJazz Frontiere. Il festival, che mantiene fede ai suoi "spazi" caratteristici come lo Spazio Nuove Proposte, lo Spazio Danza, l'attenzione alla musica classica non occidentale, la nuova produzione dell'orchestra, i concerti e gli spettacoli nelle strade, presenta anche alcune novità molto importanti per il suo sviluppo.
In questa ottica vanno considerati sia la mostra fotografica che i concerti al Teatro del Tempo che coinvolgono, in un luogo nuovo per il festival, oltre al ben noto Flaco Biondini, peraltro nostro concittadino d'adozione, alcuni musicisti di Parma ai quali è stato "commissionato", per l'occasione, un progetto nuovo.
Anche la creazione di uno "Spazio Teatro", in un festival che vive in una città così ricca di storia teatrale, mi è sembrata molto importante soprattutto nella prospettiva di stimolare incontri e produzioni che coinvolgano la musica in rapporto ad altri linguaggi artistici.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Desidero in questa "pubblica" occasione, esprimere la mia profonda gratitudine alla Fondazione Monte di Parma che da quattro anni sostiene, con grande passione, la realizzazione e lo sviluppo di ParmaJazz Frontiere, al Teatro Regio per la grande professionalità con la quale organizza il festival, all'Assessorato alla Cultura, al Teatro Stabile per la calorosa ospitalità e per l'aiuto che ci dà nella promozione dei concerti; un ringraziamento e un benvenuto al Teatro del Tempo che ospita quest'anno tre concerti.

Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno lavorato per mesi a questa quarta edizione, agli artisti che si esibiranno sul palcoscenico di ParmaJazz Frontiere '99 e soprattutto grazie al pubblico che con la sua partecipazione corona il nostro lavoro di un profondo significato.

A tutti voi di essere qui e benvenuti a ParmaJazz Frontiere 1999.

Roberto Bonati

Artisti

Pietro Bandini, Stefano Galvani, Pino Ninfa, Carlos "Flaco" Biondini e Antonio Marangolo, Stefano Medioli - Roberto Sansuini - Riccardo Fioravanti, Luca Savazzi, Brasserie Trio, ParmaFrontiere Orchestra e Schola Gregoriana del Coro Ferdinando Paër con Roberto Bonati e Ugo Rolli, Henry Texier Trio, Dominique Pifarély, Famiglia Rastelli, Alberto Tachini, Misha Alperin, Djívan Gasparyan Quartet, Paul Giger, Elisabetta Pozzi e Claudio Fasoli, Monica Casadei e Paolo Damiani, Doctor 3, P.A.F. Trio