Dominique Pifarély Quartet

Dominique Pifarély | violino

Antonin Rayon | pianoforte

Bruno Chevillon | contrabbasso 

François Merville | batteria

Dopo aver passato gran parte dell’ultimo decennio alla ricerca di molteplici approcci formali innovativi - liberandosi progressivamente da obsolete distinzioni di stili e di genere e abbracciando un percorso verso un territorio connotato da un estetica ibrida dove molteplici identità s’intrecciano e coesistono - Dominique Pifarély torna, con il suo nuovo quartetto, a un formato orchestrale più “classico”, abbracciando senza ambiguità di sorta i canoni strumentali del modern jazz.

Sarebbe tuttavia un errore fraintendere le intenzioni del violinista/compositore e vedere la sua scelta come un nostalgico desiderio di rivivere vecchie convenzioni, o come la necessità di prendersi una pausa da un percorso artistico esigente e dalla propria infaticabile volontà di superare se stesso. Riassumendo la sua esplorazione di quei labili confini tra l’improvvisazione e la composizione, suoi territori d’elezione (sia nel duo con il pianista François Couturier che – più recentemente – con la sua mutante Big Band Dédales) Pifarély – pur nello sfoggio di qualità e fascinazioni immediate - indaga il potenziale strutturale della sua band, trasformata in un formidabile strumento investigativo, in una sbalorditiva combinazione di potere espressivo e duttilità formale.

Includendo alcuni dei più talentuosi musicisti della scena jazz europea, tutte persone che hanno precedentemente incrociato i propri passi con il violinista nel corso della sua carriera, questo virtuoso ed eccezionalmente omogeneo quartetto affascina per la capacità di reagire ogni volta in modo diverso agli ordini e ai desideri – a volte contraddittori – di un leader più che mai assorbito dalla sfida per un equilibrio possibile tra libertà e rigore, espressione individuale e collettiva, sofisticatezza formale e improvvisazione spontanea.

 Creando una moltitudine di contesti attraverso una serie di strategie compositive brillanti, che dirigono con precisione l’energia collettiva pur lasciando a ogni membro del gruppo una gamma possibile di scelte individuali, la musica che qui si offre è tagliente, lirica, sensuale e astratta, dai contorni molto ben delineati ed estremamente fluida nei suoi sviluppi formali, sfumando definitivamente il confine tra ciò che è scritto e ciò che è improvvisato. Rimescolando dunque all’infinito equilibri e criteri in una “ricomposizione” spontanea e collettiva, Pifarély e i suoi compagni esplorano una straordinaria varietà di atmosfere, passando da lunghe sequenze meditative inframezzate da accordi pianistici spettrali a magnifiche fughe innescate dal piacere di suonare puro e semplice, nella consapevolezza della necessità di rimettere periodicamente in gioco la fiducia decisamente unica che il jazz attribuisce alla libertà individuale di cui si nutre, per alimentare un’espressione collettiva fondamentalmente democratica.

Prossimi appuntamenti


06/11/2016

ore 18:00

Casa della Musica - Sala Concerti