Alberto Tacchini - Space of Waiting

«Space of Waiting: uno spazio nel quale attendere ciò che accade. Piano, batteria e sax si muovono empaticamente in un viaggio dove la serietà e il divertimento sembrano facce della stessa medaglia. Musica del futuro, jazz d’avanguardia, suono contemporaneo: molte, troppe definizioni per descrivere un disco che spiazza l’ascoltatore e lo accompagna verso la libera scoperta di se stesso.» Fin qui la presentazione ufficiale del lavoro discografico che funge da prodromo a questo concerto, dove ritroviamo la stessa formazione raccolta attorno allo stesso titolo. Questo il punto di partenza che, per inevitabile contingenza, diviene idealmente lo spazio dell’attesa: di un segno, di una nota, di un gesto, di qualcosa che accada. Facile la rievocazione di En attendant Godot di Beckett, capolavoro del “teatro dell’assurdo” e di un’estetica ben rappresentata da una delle più note recensioni di questa pièce teatrale, firmata da Vivian Mercier in un articolo apparso sull’Irish Times nel 1956: «Aspettando Godot è una commedia in cui non accade nulla, per due volte».

Un mondo naturalmente lontano da quello che plasma questo progetto musicale, ma con il quale in fondo condivide radici estetiche, appunto, comuni. Ideali punti di raccordo sono la destrutturazione del racconto – teatrale così come musicale – visto quale lineare successione di elementi consequenziali, legati l’uno all’altro da un naturale legame di causa-effetto. Un equilibrio che le avanguardie del Novecento hanno scardinato dalle radici, coinvolgendo tutte le espressioni artistiche, teatro e musica compresi. Ed ecco che l’attesa diviene curiosità di scoprire come questo percorso, fatto di linguaggi di rottura, composizione e ricomposizione, di scrittura e improvvisazione, si manifesti in questo spazio: lo spazio della musica.

Alessandro Rigolli

Costo del biglietto ridotto 12,00 € (under 18, over 60 e studenti universitari)