ParmaFrontiere Orchestra-Roberto Bonati "The Blanket of the Dark, a Study for Lady Macbeth"

ingresso: Intero € 30 Ridotto* € 15 Professional* € 5

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artisti

Roberto Bonati | direzione e composizione

Angela Malagisi |  voce 

Riccardo Luppi  |  flauti e sax

Gabriele Fava | sax

Mario Arcari  |  oboe 

Daniele D’Alessandro | clarinetti 

Elia Messercola | corno francese

Michael Gassmann | tromba, flicorno

Paolo Botti | viola

Ingrid Berg Mehus | violino

Antonio Amadei | violoncello

Nicolas Ernesto Cortes Castillo | tuba

Luca Perciballi | chitarra

Luca Gusella |  vibrafono 

Andrea Grossi |  contrabbasso 

Roberto Dani  | percussioni e batteria

 

The Blanket of the Dark

studio per Lady Macbeth

 

 Da principio doveva essere un lavoro sulla musica di Verdi e in particolare sui personaggi femminili verdiani. 

 Cammin facendo il campo d'attenzione si è da una parte ristretto a Otello e Macbeth – due delle opere di Verdi tratte da Shakespeare –, e dall'altra si è tramutato in una più ampia riflessione sull'opera di Shakespeare. 

 Alla fine, tra Desdemona e Lady Macbeth quest'ultima, come spesso accade alle donne crudeli, ha avuto la meglio. 

 Lady Macbeth vive una esistenza interiore che è parallela alle vicende della tragedia, un processo interiore che la porta a scivolare, lentamente ma inesorabilmente, in una zona di tenebra e di dolore fino all'auto-annullamento. 

 Ancora prima che la tragedia finale di Macbeth si compia attraverso la sconfitta in battaglia, Lady Macbeth, dopo essere stata l’istigatrice dell’assassino, esce silenziosamente di scena attraverso una sorta di metafisico "suicidio" interiore: non muore trafitta dalla spada ma travolta dal senso di colpa.

 Ho immaginato che Lady Macbeth ricordi e riviva, dallo straniamento della follia, alcuni momenti della sua vita, le emozioni di questi momenti. Prigioniera in un caleidoscopio impazzito ed incantato ricorda le parole, le voci, i volti, il profumo del sangue, la crudeltà, la nostalgia della perdita, il dolore, la sensualità e, nello stesso tempo, la dolcezza dell'amore, la consapevolezza che "ciò che è fatto non può essere disfatto"o meglio, come è stato acutamente precisato per evidenziare l’ineluttabilità di un destino, ”non-fatto”. I brandelli della vita si riaffacciano, trasfigurati dalla lontananza, nella fissità e nel delirio della sua mente mentre nel finale, cullata da una ninna nanna surreale, invita dolcemente Macbeth "to bed, to bed"…

 Una parte del lavoro è costruita su un materiale musicale che proviene dalla storia di Lady Macbeth . 

 I personaggi storici della vicenda vissero in Scozia nell'XI secolo ed ho utilizzato un coevo frammento di "Miserere" gregoriano per caratterizzare un'origine in un tempo precedente il testo shakespeariano. Il compositore inglese Thomas Morley fu contemporaneo ed amico di Shakespeare e scrisse per lui alcune musiche di scena. Ho utilizzato una delle sue "Fantasie" per due viole da gamba per costruire le due "variazioni" "Lady Morley" e "Lady Tango". 

 Un sincero ed essenziale omaggio a Verdi, oltre alla presenza del "Lacrymosa" dalla "Messa di Requiem", è l'utilizzo della scala enigmatica – una delle tante innovazioni che il Maestro di Busseto ha estratto dal suo elegante cilindro – nella "scena" del sonnambulismo e l'andamento ritmico, con l'ostinato di quartine, del finale che riprende il preludio di "Macbeth".

 

In collaborazione con Fondazione Teatro Regio di Parma

 

PER INFO

ParmaFrontiere 0521 238158 / 0521 1473786 info@parmafrontiere.it

 

PRENOTAZIONI SOLO X AMICI DELLA PILOTTA E STUDENTI CONSERVATORIO A.BOITO DI PARMA

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Biglietti:

*RIDOTTI riservati a Under 25 e Amici della Pilotta 

*PROFESSIONAL riservati agli Studenti del Conservatorio A.Boito di Parma