Sensibili tracce, relazioni improvvise
Ai due Misha
È nei momenti incerti tra la luce e il buio, quando il giorno si fa notte e la notte trascolora nell’alba, che il cacciatore cerca le tracce della preda. Così anche l’artista cerca tra le tracce di un passato un imprendibile presente, lasciando a sua volta segni di una fuggevole presenza.
Ma la forza del lavoro è racchiusa proprio in questa sottile fragilità, nella luce piena di un chiaroscuro, nelle ombre che di quella luce sono figlie, nell’avventurarsi ancora in paesaggi sconosciuti creando nuovi sentieri nel vento leggero di una rivelazione, nel suono antico di un tamburo.
La nostra vita è fatta di improvvisazione. Anche quando crediamo di aver messo in fila le cose, di avere sistemato tutto con ordine, siamo d’un tratto chiamati ad improvvisare. E allora l’improvvisazione in arte e le relazioni che si creano attraverso questa pratica, sono forse ciò che più coincide con l’esperienza della nostra esistenza. Credevamo che le cose sarebbero andate in un modo e invece qualcosa succede e siamo chiamati a reagire e a confrontarci con ciò che c’è qui e ora, con l’altro da noi, dobbiamo trovare una soluzione comune, nelle differenze, attraverso le differenze.
Una bella scuola l’improvvisazione. E una grande bellezza la nostra vita, con il mistero che ci aspetta sempre, tra un po’, nella nostra giornata, nella nostra improvvisazione quotidiana.
Benvenuti a ParmaJazz Frontiere 2018
Buon festival a tutti
Roberto Bonati