Cartoons! C'era una volta... (Once upon a time)

ingresso: Intero_12,00€ / Ridotto_8,00€

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artisti

 

Cartoons!

Giulia Crespi | voce

Gabriele Fava | sassofono

Roberta Baldizzone | pianoforte, arrangiamenti

Giacomo Marzi | contrabbasso

Oscar Abelli | batteria

 

Special guest, alle matite: Fogliazza

Primo turno: ore 15.30
Secondo turno: ore 18.00

Il jazz e il cinema d’animazione si fanno l’occhiolino da tanto tempo: pensiamo a Benny Goodman che partecipa alla colonna sonora del Make Mine Music della Disney (1946) o a Louis Armstrong e Cab Calloway che, in carne ed ossa, introducono episodi di Betty Boop (addirittura nel 1932). La Disney non ha mai smesso di intrecciare i disegni con la musica, anche drammaturgicamente; Fantasia 2000, ad esempio, è un film ad episodi che ha come obiettivo proprio la trasposizione della musica in immagini e dove possiamo “vedere” una versione della Rhapsody in Blue di George Gershwin ambientata in una frenetica New York all’epoca della Grande Depressione e che contiene un delizioso cameo dello stesso Gershwin nelle vesti di eccellente pianista. Non solo una tradizione Disney attinge dal jazz: The three little bops - cartone animato della serie Looney Tunes di Warner Brothers (1957) è un remake de I tre porcellini dove il trombettista Shorty Rogers presta la sua musica al fantasma del lupo; più recentemente, For the birds della Pixar ha per colonna sonora il celebrato Take Five di Dave Brubeck e Paul Desmond. E chiudiamo il cerchio, sebbene l’argomento non sia nemmeno lontanamente esaurito, citando l’ispirazione tratta da Tim Burton in A Nightmare before Christmas per il suo Oogie Boogie: proprio l’indimenticabile Cab Calloway di Betty Boop del 1932. Il pezzo interpretato da Ken Page (Oogie Boogie’s Song) è uno dei più belli della colonna sonora. Quello che proponiamo ai bambini è di accostarsi alla musica con piacere, attraverso un repertorio che – nella sua leggerezza – è comunque sorretto da una storia e da una tradizione. I piccoli possono ascoltare, cantare, ballare, toccare gli strumenti che i musicisti hanno tra le mani e che, con dolcezza, mostreranno loro alla fine del concerto.  Una festa insomma, per lasciare loro l’acquolina in bocca. E chissà che non diventi fame di musica.