Dedica a Misha Mengelberg


Proiezione del film “Misha and so on” di Cherry Duyns (2013)

"Per Misha Mengelberg, il dimenticare ha avuto inizio. Sta aspettando un taxi che non ha mai chiamato per andare a un concerto che non avrà luogo. Il compositore/pianista e GranDuca del jazz Misha Mengelberg (1935) è stato sommerso dallʼombra della demenza alla fine della sua vita di musicista. Al jazz club londinese Vortex nel 2013 ha dato il suo emozionante addio alla scena internazionale. È stata anche la sua ultima performance con la sua orchestra, la Instant Composers Pool Orchestra. I musicisti fanno fatica a lasciarlo andare via ma il declino di Misha è costante e lui lentamente scivola via dal loro gruppo.
Un film che ci parla di lealtà, interrogativi, rispetto e dedizione. E di musica, la musica di Misha Mengelberg.”
Cherry Duyns


Il documentario Misha and so on, di Cherry Duyns, dà di Misha un delicato ritratto nel duro confronto con la malattia che stava facendo progressivamente scivolare nellʼinconsapevolezza un musicista di intelligenza e lucidità tanto rare. Un uomo con cui i musicisti dellʼICP, a cominciare da Han Bennink, hanno condiviso decenni di vita in comune, invenzioni musicali, concerti e tournée. Misha Mengelberg non era soltanto un incredibile e geniale improvvisatore, un compositore obliquo e originale, ma anche e soprattutto un agitatore culturale. Era un rivoluzionario capace di riscrivere regole e reinventare prospettive, di connettere e contaminare, dallʼalto di una visione del jazz che abbracciava con sogghignante naturalezza gli azzardi delle avanguardie (il padre Dada e il figlio Fluxus) e gli stilemi della musica che amava (Ellington, Herbie Nichols e soprattutto Monk, anche grazie a lui finalmente disciolto nella modernità). Co-fondatore nel 1967 dellʼ Instant Composers Pool, artista complesso e personalità significativa del mondo dellʼarte in senso assoluto, ha influenzato, con il suo lavoro e una certa dose di ironia, unʼintera generazione di musicisti.