Songs we know + Banquet

ingresso: libero con possibilità di donazione

artisti

Songs we know

Michele Bonifati

Rastellini Sara | sax contralto, sax soprano
Pancini Francesco | sax contralto
Timur Rella | sax tenore
Prandi Federico | tromba
Aliquò Alessandra | violino
Cadei Nicolò | chitarra
Di Maio Rosa | chitarra
Malpeli Riccardo | basso elettrico
Sarina Carlotta | contrabbasso
Modupe Andrew | batteria
Coppelletti Letizia | percussioni
Rispoli Gabriel | percussioni

 

Banquet

Giulio Stermieri⎢pianoforte
Giacomo Marzi⎢contrabbasso
Massimiliano Furia⎢batteria

 

Esito della V edizione del Workshop svolto in collaborazione con il Liceo Musicale “Attilio Bertolucci” di Parma,
quest’anno condotto da Michele Bonifati. Dal 29 ottobre al 25 novembre 2018.

ore 17:00

Songs we know

Il progetto si basa sulla forma-canzone intesa come struttura musicale, compagine di materiali diversamente organizzati, la cui analisi diventa una chiave di lettura del jazz. Un percorso che nasce da brani di ascolto comune (da John Lennon a Boubacar Traoré passando per Bob Dylan e Cindy Lauper) per porre le basi di uno studio critico degli elementi costitutivi delle canzoni, dalla forma al linguaggio. Comprendere e padroneggiare questi materiali è fondamentale per rielaborarli in un utilizzo creativo e personale che, in primo luogo, supera l’approccio dell’esecuzione in forma di cover e, in secondo luogo, permette di avvicinarsi in maniera consapevole al jazz inteso come universo musicale fatto di materiali molto più complessi della canzone ma che su di essa, come forma e materia, nasce e si sviluppa.

Michele Bonifati, classe 1989, si è diplomato con lode in “Discipline Musicali Jazz” presso il Biennio del Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, sotto la guida del M° V. Mingiardi, dopo aver svolto il Triennio di primo livello in “Jazz e Musiche Improvvisate” presso il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrarra. Ha frequentato prestigiosi masterlass e workshop (tra cui Siena Jazz 2012 e il laboratorio annuale di Stefano Battaglia nel 2014/2015), studiando con musicisti quali Steve Cardenas, Kurt Rosenwinkel, Lionel Loueke, Stefano Battaglia, Roberto Cecchetto, Paolino Dalla Porta, Claudio Fasoli, Cameron Brown, Ferenc Nemeth, Gianluigi Trovesi, Giancarlo Schiaffini e molti altri. Ha sperimentato diverse formazioni in contesti che spaziano dalla musica improvvisata, al jazzrock, sino al jazz più tradizionale dedicandosi anche alla scrittura di brani originali per diverse formazioni. Si è esibito all’interno di rassegne come ParmaFrontiere, JAZZ(s)RA Festival (Annecy, Francia), Bergamo Jazz Festival, Viterbo JazzUp Festival, Festival Verdi di Parma, Clusone Jazz Festival, Festival della Fiaba, AhUm JazzFestival, Modena JazzFestival. Nel mese di ottobre 2016 è uscito, per A Simple Lunch, il suo primo disco in solo, Another kind of Bob Dylan, lavoro strumentale su brani di Dylan. È co-leader del collettivo Clock’s Pointer Dance (Paolo Malacarne, Andrea “Jimmy” Catagnoli, Andrea Baronchelli, Michele Bonifati, Filippo Sala), che nel giugno 2017 ha pubblicato il suo primo omonimo disco per UR Records. Inoltre, assieme a Giulio Stermieri è co-leader del progetto Aparticle, completato da Cristiano Arcelli ed Ermanno Baron. È inoltre membro del quartetto di Andrea Baronchelli A.B.Normal 4tet assieme a Danilo Gallo e Alessandro Rossi.

 

 

 

 

a seguire, ore 18:30

Banquet

Banquet rilegge il tradizionale organico del piano trio secondo una prospettiva di ricerca nell’improvvisazione totale. Gli elementi musicali generati spontaneamente sono filtrati dalla sensibilità dei singoli per diventare suono d’insieme. Senza rinunciare a slanci lirici, a reiterazioni ritmiche ossessive, o al rumorismo più sfrenato, Banquet vive la pratica dell’improvvisazione come momento della composizione istantanea. Dato l’alto tasso performativo della musica che il trio propone, ParmaFrontiere ha deciso di sposare il progetto di Banquet raccogliendo dal vivo il primo lavoro discografico di questa nuova avventura musicale. Il live sarà dunque registrato e andrà a costituire il primo disco del gruppo.

“We don’t go backwards, we don’t go forwards. We just play what we feel.”
Stan Getz

Giulio Stermieri, pianista, hammondista e compositore. Studia Pianoforte Jazz presso il Conservatorio “A. Boito” di Parma con Alberto Tacchini e Roberto Bonati, e Composizione con Fabrizio Fanticini. Partecipa a diversi seminari, tra cui Siena Jazz e Tuscia in Jazz, ed ai laboratori d'improvvisazione di Piero Bittolo Bon, Stefano Battaglia, Mats Gustafsson. Dal 2011 suona nel quartetto jazzrock Foursome, con cui nello stesso anno registra un EP di sue composizioni, GUUGUUBARRA. Altre formazioni stabili in cui presenzia sono il duo con il trombettista Flavio Zanuttini ed il trio Agane, con Elsa Martin (voce) e Simone Di Benedetto (contrabbasso). Fa parte inoltre della Fragile Orchestra diretta da Luca Perciballi. Dal 2013 è membro di The Assassins di Francesco Cusa (insieme a Giovanni Benvenuti al sax tenore e lo stesso Zanuttini), con cui si esibisce in club e festival in Italia, Francia, Olanda e Slovenia. Con Cristiano Arcelli al sax contralto, la band registra Love, pubblicato nel 2015 da Improvvisatore Involontario. Come compositore ha eseguito sonorizzazioni dal vivo di cortometraggi, e collabora con registi ed associazioni legate al teatro ed alla danza, guidando piccoli ensemble da camera nella realizzazione delle musiche di scena.

Giacomo Marzi, nato nel 1988, si avvicina per la prima volta alla musica solo a 18 anni con lo studio del basso elettrico. Entro breve acquisisce una vasta esperienza in vari generi, soprattutto in ambito jazzistico, e oltre a scrivere articoli come critico musicale per la Gazzetta di Parma arriva in pochi anni a condividere il palco con musicisti come Lele Barbieri, Gianni Satta, Marco Brioschi, Simone Grassi, Stefania Rava, Mattia Cigalini, Emiliano Vernizzi, Edoardo Marraffa, Carlo Atti, Christian Capiozzo. Dal 2012 si dedica allo studio del contrabbasso sotto la guida del M° Roberto Bonati, frequentando i corsi del dipartimento di jazz del Conservatorio "Arrigo Boito" di Parma. Nel 2013 è stato scelto dal M° Danilo Grassi in una selezione orchestrale del Conservatorio "Arrigo Boito" di Parma per un concerto con Elio delle Storie Tese. Nel 2014 viene coinvolto come membro stabile (assieme all'affermato batterista Paolo Mozzoni) nel progetto Ming. 3 Bloose Trio, condotto dal M° Vincenzo Mingiardi, docente di chitarra presso il dipartimento di jazz del Conservatorio dove lo stesso contrabbassista è studente. Parallelamente, ad aprile 2014 si laurea in giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Parma. Ha al suo attivo anche collaborazioni pop di rilievo, per esempio con il cantante e sperimentatore Nevruz Joku nei deliri musicali del performer che spaziano dalla musica popolare, al punk, al progressive, sino alla sperimentazione totale. Tra i festival di respiro internazionale a cui ha partecipato si annoverano Zola Jazz & Wine,  Jesi Jazz Festival, ParmaJazz Frontiere, Piacenza Suona Jazz.


Massimiliano Furia inizia a suonare allʼetà di 12 anni. Prevalentemente autodidatta, comincia a studiare solo più tardi con il maestro Enrico Botti prima, e, successivamente, con Walter Calloni in ambito pop e rock. Solo nel 2004 si avvicina al Jazz collaborando con il trombettista Luca Cosi, incidendo i CD I Colori del Suono (Splasch) e I Suoni del castello (Jazz lighthous records), e suonando in club e festival jazz di tutta Italia. Intraprende lo studio della batteria jazz con Marco Volpe e frequenta numerosi seminari e masterclass, perfezionandosi con Alfred Kramer, Ettore Fioravanti, Ellade Bandini, Bobby Durham, Luigi Bonafede, Pietro Leveratto, Dimitri Grechi Espinosa, Gegè Munari, Maurizio Gianmarco, Cris Culpo, Andrea Pozza, Larry Granadier, Jeff Ballard e Fabrizio Sferra, con il quale studia per due anni. Ha collaborato e collabora tutt'ora con numerosi musicisti, tra i quali Luca Cosi, Mauro Avanzini, Pietro Leveratto, Achille Succi, Cris Culpo, Fabio Zeppetella, Pietro Tonolo, Stefano Calzolari, Renato Sellani, Nico Vernuccio, Luigi Bonafede. Con Federico Gerini nel 2013 contribuisce allʼincisione del CD La Forma dei Ricordi (Dodicilune). Con Stefano Battaglia, celebre pianista e compositore, ha inciso Bartleby the Scrivener (Evil Rabbit records).