ParmaJazzFrontiere20
Sono stati mesi difficili per tutti noi, per molti di noi mesi dolorosi e segnati da una morte solitaria. A loro ParmaFrontiere desidera esprimere il proprio cordoglio, insieme a un ringraziamento a tutti coloro, medici, personale ospedaliero e volontari, che hanno profuso le loro cure per chi ne ha avuto più bisogno.
Dalla danza delle dita nasce la musica
Siamo corpi, corpi che danzano, corpi che si incontrano, corpi che suonano e che risuonano, insieme ad altri corpi.
Questi mesi di assenza, una assenza che in qualche modo ancor oggi viviamo seppur “in presenza”, questo necessario distanziamento che è anche allontanamento, spero possano restituirci il valore e la centralità del nostro corpo. Lavorando a distanza, in “smart” working, privati della possibilità di incontrarci, di suonare per un pubblico, di celebrare il rito del concerto abbiamo forse avuto la possibilità di ricordarci dell’importanza di un corpo che nessuno smart working può sostituire e che, molto spesso, nella nostra esistenza abbiamo dimenticato.
E così anche di ripensare alla socialità del nostro fare, al valore sociale e non solo estetico, del nostro operare, all’importanza e alla bellezza del trovarsi in uno spazio con altri spettatori con altri artisti, uno spazio che diventa per noi un sacro temenos nel quale far nascere la musica, la danza, il teatro. Una possibilità di ripensarci, di ristabilire una scala di valori, di ri-comprendere e ri-sentire la necessità di ciò che ci è mancato. Spero che sapremo tutti cogliere questa occasione e farne tesoro.
Festeggiamo così, nell’anno di Parma Capitale Italiana della Cultura, i nostri 25 anni di ParmaJazz Frontiere, anni di passione per il nostro lavoro di musicisti e di produzione musicale. Voglio ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno creduto e sostenuto il nostro progetto, le istituzioni, la città, coloro che hanno lavorato all’organizzazione, alla comunicazione, il personale presente e passato di ParmaFrontiere, il pubblico che ci ha seguiti e tutti gli artisti che hanno partecipato e coi quali abbiamo condiviso la nostra idea di un festival che sia laboratorio creativo di produzione musicale. Questo anniversario, felice anche se in tempi difficili, vuole essere il punto in un percorso che ci porta nel futuro.
Benvenuti al festival 2020
Roberto Bonati